Pensione privilegiata di 4^ categoria in favore di militare colpito da infarto al miocardio.

La Corte dei Conti, sezione giurisdizionale della Regione Toscana,  ha accolto il ricorso di un sottufficiale paracadutista, attribuendogli la pensione privilegiata a vita di quarta categoria, dopo avere accertato la dipendenza da causa di servizio dell’infarto al miocardico che lo aveva colpito durante un esercitazione militare.

Il ricorrente, durante la sua lunga carriera militare, aveva prestato servizio in numerose missioni all’estero, in contesti spesso difficili e stressanti, oltre che in surmenage lavorativo. Il giudice delle pensioni, concordando con la linea difensiva dello Studio Legale Zaccariello & Partners, ha stabilito che in materia di dipendenza di infermità da causa di servizio occorre applicare il principio della causalità adeguata, quelle concause che si presentano come efficienti e determinanti, in cui  il servizio deve  apportare una causa aggiuntiva rispetto alle normali cause di insorgenza e di progressione dell’infermità, non soltanto costituirne l’occasione, soprattutto quando vi è una tendenziale sovrapponibilità dei fattori eziologici professionali con quelli della vita comune e/o di origine genetica.

Nel caso specifico l’infarto è stato favorito dalle disagiate condizioni psico fisiche correlate allo svolgimento dell’esercitazione, in un soggetto risultato privo di apparenti ulteriori fattori di rischio, per questi motivi  al ricorrente è stato riconosciuto il diritto alla pensione privilegiata.

La sentenza rappresenta un importante precedente in materia di dipendenza dell’infarto da causa di servizio, affezione la cui eziologia col servizio  viene per lo più esclusa in sede amministrativa dal Comitato di Verifica per le Cause di Servizio, che spesso si esprime anche in carenza di istruttoria procedimentale.